Lettera aperta #2

Dove lo mettiamo il conflitto?

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Lo vediamo. È in atto un potente, talvolta sotterraneo, #conflitto tra professioniste/i e cooperative sociali. Un conflitto legato a condizioni di lavoro frammentate e retribuzioni inadeguate. Un conflitto fin qui tutto giocato #dentro le organizzazioni, tra base sociale e governance dell’impresa, con polarizzazioni crescenti. E se fosse giunto il momento di portarlo #fuori, il conflitto?

Questo pensiero ci attraversa fin da quando abbiamo pensato di convocare l'Agorà, insieme a reti di cooperatori/trici sociali. Ma è andato chiarendosi in queste settimane. Se il conflitto resta interno, ognuno cerca soluzioni individuali: gli operatori abbandonando il lavoro, le cooperative cercando aggiustamenti. Ma che futuro si costruisce così, per organizzazioni e professioni?

I lavoratori e le lavoratrici del sociale sono in affanno, le organizzazioni anche. Vittime tutt'e due di un arretramento del welfare, di un impoverimento dei diritti, di logiche di risparmio che stressano tessuti organizzativi e valoriali. 

Forse il "preferisco di no" che stanno dicendo i tanti che abbandonano il lavoro va detto insieme: professionist* e cooperative sociali. Così non si può andare avanti, non si possono tutelare a queste condizioni i diritti, né dei lavoratori e delle lavoratrici né dei cittadini e delle cittadine, e neanche la sostenibilità delle organizzazioni del sociale.

Allora forse è questo che si vuole provare a fare con l'Agorà. Convincersi che il campo della discussione va allargato. Che la contrapposizione è distruttiva se giocata tutta #dentro le organizzazioni, che bisogna portare #fuori gli elementi che generano conflittualità. Farli diventare una questione politica. Quindi condividerli, anzitutto tra di noi, per poi andarli a discutere con enti locali, organismi di rappresentanza, comunità locali, organizzazioni sindacali...

L'obiettivo di una rivista come Animazione Sociale è fare opinione, produrre cultura, costruire letture della realtà. La rivista è un noi, è fatta da tutt* coloro che credono nell'importanza di sostenere il pensiero e orientare il senso comune. Per questo è importante esserci all'Agorà. Per sentirsi un «noi», non solo un «io». Per sentirsi movimento, non palude. Perché forse questo davvero è un momento storico diverso dagli altri. 

Ti aspettiamo a Torino, dal 13 al 15 giugno (online saranno trasmesse le plenarie delle tre mattine). 

Animazione Sociale

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