Chi siamo

Fondata a Milano nel novembre 1971 da Aldo Guglielmo Ellena, Animazione Sociale è il mensile di formazione e studio per chi, a vario titolo, opera nel sociale (educatori/educatrici, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, cooperatori sociali, operatori socio-sanitari, della salute mentale e della cura educativa, insegnanti, sociologi, infermieri di comunità, cittadine/i attivi…). Professionisti che lavorano nei servizi, del Pubblico e del Terzo settore, su problemi sociali ed educativi.

Animazione Sociale è il punto di una grande rete nazionale. Persone immerse nel lavoro dei servizi, quotidianamente alle prese con problemi che la società costantemente genera e riproduce. Ecco la grande redazione di Animazione Sociale. Dietro di loro, accumuli di pensiero cresciuti nelle esperienze, nei momenti di supervisione, nei diari personali, in seminari di approfondimento, in lezioni all’università, in consulenze alle organizzazioni, in pagine scritte che tendono a prendere forma di libro e vengono anticipate in articoli.

Animazione Sociale è parte del progetto culturale della Fondazione Gruppo Abele.

BILANCIO SOCIALE 2023

Il 2023 è stato un anno intenso e generativo per Animazione Sociale. Non solo la produzione dei 9 numeri di rivista e un allargamento significativo della comunità di abbonate/i, ma anche due grandi eventi e la pubblicazione di volumi/supplementi.

Tra gli eventi, l’Agorà delle educatrici e degli educatori (25-26-27 maggio), dal titolo “La dignità del lavoro educativo”, ha convocato le reti di lavoro educativo intorno all’esigenza di rilanciare la dignità di una professione ancora poco riconosciuta, oggi sofferente per condizioni di lavoro precario e malpagato. Il secondo, il Social Festival Comunità Educative, giunto alla II edizione, dal titolo “Corpi in movimento, menti in evoluzione” (26-27-28 ottobre), ha coinvolto oltre 1.500 persone intorno a una questione cruciale: come attivare processi di apprendimento e di produzione di significati con le nuove generazioni (processi che intrecciano mente e corpo, emozioni e desideri).

Tra i volumi, i due pubblicati nella collana “Le Matite”, Il lavoro sociale in ottica di comunità. Idee, visioni, metodi di lavoro (pp. 160) e Fare scuola in questo tempo. Dialoghi sull’educare (pp. 128), hanno raccolto in forma monografica interviste e saggi su due aree di lavoro cruciali per la rivista e la sua comunità (inter)professionale. Il supplemento Un sistema educativo territoriale per l’eta zerosei (pp. 128) ha invece rielaborato gli esiti di un progetto di contrasto alla povertà educativa svoltosi in un’area montana.

Nel 2023, 52° anno della rivista, Animazione Sociale ha insomma proseguito la sua funzione di snodo e voce delle reti di lavoro sociale in Italia. I numeri riportati in questo bilancio testimoniano la vitalità non solo della rivista, ma di tutto il mondo ad essa collegato. ?

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BILANCIO SOCIALE 2022

Il 2022 è stato l’anno in cui Animazione Sociale è diventata impresa sociale. Un bel banco di prova per una rivista nata nel lontano 1971 a Milano, per volontà di don Aldo Guglielmo Ellena, e entrata a far parte nel 1988 del progetto culturale del Gruppo Abele, al quale don Aldo Ellena, ormai anziano, decise di affidare la prosecuzione della rivista.

Più di 50 anni di storia, una bella storia, maturata nel segno del noi, un noi ampio e inclusivo. Intorno alla rivista in questi anni si è infatti creata una grande rete di uomini e donne, servizi e cooperative, operatori sociali e formatori, amministratori locali e movimenti locali, che vedono in Animazione Sociale il luogo dove mettere in circolo le proprie idee e intuizioni maturate nel quotidiano operare a fianco delle storie delle persone. Perché il lavoro sociale ed educativo, prima di essere un mero fare, è sempre una visione e un progetto di società.

I numeri riportati in questo bilancio sono lì a testimoniare la vitalità di una rivista che scommette sulla forza del pensiero per affrontare questo complicato presente. Sono numeri che attestano quante persone contribuiscano a mandare avanti una avventura editoriale che vive oggi le fatiche tipiche della stampa periodica, tanto più in una congiuntura come quella attuale, ma che resiste e rigenera cultura del lavoro sociale proprio grazie a questo sostegno ampio.

Il 2022 è stato un anno chiuso in pareggio. Grazie a chi ha reso possibile la sostenibilità della rivista, riconoscendo in essa un bene comune importante per il nostro Paese.

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