Animazione Sociale

nr 379

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Editoriale

Adolescenti e adulti: le cose che abbiamo in comune

A fine maggio Animazione Sociale ha organizzato l’Agorà «Adolescenti» (oltre 600 partecipanti da tutt’Italia, una bella occasione per scambiarsi pensieri e pratiche di lavoro con l’età inquieta). Uno dei workshop aveva titolo Adolescenti con background migratorio. Sostenere la fatica di sentirsi «ospiti». Perché essere adolescente con background migratorio - scrivevamo nella scheda di presentazione - significa vivere una duplice fatica: vivere una età vulnerabile e sentirsi «ospite» di un Paese dove sei nato/a ma che non ti riconosce. Identità, adolescenza e cittadinanza sono questioni intersecate che spesso fanno cortocircuito.

La settimana successiva (8-9 giugno) si è votato il referendum sulla cittadinanza. Il quesito si riferiva alla possibilità per una persona straniera di chiedere la cittadinanza dopo 5 anni di residenza nel nostro Paese e non dopo 10, come accade ora. è andata come sappiamo, ma non come previsto; perché se il mancato raggiungimento del quorum era purtroppo scontato, ciò che ha sorpreso è stata la divisione tra sì (65,34%) e no (34,66%). Ora, poiché a votare è stato perlopiù il fronte progressista (la destra consigliava l’astensione), scopriamo che anche questo fronte non è così convinto sul tema dei diritti. A Firenze un elettore su quattro del Pd ha votato no al quesito, a Bologna uno su cinque, a Genova il 22% (fonte, Istituto Cattaneo).

Il referendum sulla cittadinanza
è andato come sappiamo, ma non
come previsto. C’è da interrogarsi.

Come spiegare questo sentimento nell’elettorato progressista? Esaminando il voto, emergono notevoli differenze tra giovani e anziani, tra centro e periferia. Più ci si allontana dalle Ztl, più si diventa conservatori. A Torino, ad esempio, nei quartieri benestanti il quesito sulla cittadinanza è andato forte, mentre in quelli marginali i favorevoli sono stati sotto il 55%. Sono i quartieri che più patiscono il degrado e che vivono da vicino le contraddizioni dell’integrazione.

C’è da interrogarsi. Il nodo della cittadinanza alle persone di origine straniera è infatti cruciale per la nostra convivenza. Soprattutto per quelle/quegli adolescenti che vivono qui, si sentono italiani di fatto ma non di diritto, e rischiano - o meglio rischiamo, perché l’integrazione è interesse nazionale - che smettano di sentirsi italiani. Perché solo chi si sente a casa, ha a cuore casa sua. Per questo non va bene per niente una cittadinanza che escluda un adolescente su 10.

All’Agorà c’era, tra le diverse voci afrodiscendenti, anche Espérance Hakuzwimana, che nel suo libro Tra i bianchi di scuola (Einaudi, 2024) scrive: «Esistiamo e non c’è vergogna. Piuttosto gioia, rabbia inespressa, senso di rivalsa, desiderio di essere riconosciuti e validati perché per troppo tempo siamo stati invisibili in casa, per strada, a scuola».

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Indice del numero

editoriale ~ p. 1
Cittadinanza senza adolescenti?

#vignetta ~ p. 5
Dov’è Gaza?

by Mauro Biani

abitare il presente ~ p. 6
L’epoca è oscura, ma noi siamo vivi

Ritrovare oggi il potere di agire
Intervista a Miguel Benasayag a cura di Animazione Sociale

mappe educative ~ p. 16
E se allenassimo alla cittadinanza e non alla performance?
E' tempo di includere i giovani nella costruzione del mondo
di Fabio Vanni

politiche giovanili ~ p. 27
Lavorare oggi con i giovani in un paese
Apprendimenti da una esperienza in un Comune del reggiano
di Anna Giangrandi, Massimiliano Anzivino

strumenti ~ p. 40
Dare la parola al corpo
Un’esperienza di psicomotricità popolare in un quartiere di periferia a Torino
di Patrizia Ghiani

metodi ~ p. 51
Narrare insieme scenari possibili di comunità
Tecniche di collaborazione/2: Future Workshop
di Ennio Ripamonti e Davide Boniforti

viaggi diari libri foto ~ pp. 62 / 71
- La voce degli educatori in lotta
, di Rosario Boccadifuoco, Mariarosa Di Marco, Paolo Coceancig, Marco Malagoli
- Il nostro lavoro ha bisogno di un altrove, di Roberto Dalla Chiara
- Tre buone letture, a cura di Animazione Sociale
- Gli alberi, le ultime colonne del cielo, testi di Simona Bertini e Linda Maggiori, immagine di Guido Scarabottolo

focus ~ pp. 72 / 96
Fare le Case della Comunità con la comunità
Un’opportunità per rilanciare la partecipazione nel tempo della sua crisi: come non perderla?
A cura di Gino Mazzoli

Mobilitare una comunità intorno alla sua salute
Storia di un grande progetto partecipativo

Partecipazione: istruzioni per l’uso
Come attivare percorsi di salute partecipata

La posta in gioco è il valore delle istituzioni
Per questa ragione è oggi vitale attrezzarsi

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