Animazione Sociale

nr 372

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Editoriale

Social Festival Comunità Educative 2024

Educarci alla sostenibilità è oggi la sfida più grande. Di fronte alla crisi ambientale e climatica siamo chiamati ad apprendere altri modi di vivere e convivere, produrre e consumare. Non possiamo più continuare a distruggere il mondo, erodere le risorse, vivere a debito. Urge educarci a una nuova relazione con la terra.

Formare coscienze ecologiche diventa il primo obiettivo di ogni istituzione educativa/formativa. Una sfida che comincia in famiglia e prosegue nella scuola che, in ogni suo ordine e grado, è il più grande ambiente dove apprendere a vivere in modo rispettoso dei delicati equilibri degli ecosistemi in cui siamo immersi.

Attraverso approcci integrati e pratici le scuole possono fornire le consapevolezze e competenze necessarie. Con il supporto e la collaborazione con enti esterni possono creare un ambiente educativo dove insieme, adulti e giovani, imparare a non pensarsi padroni ma ospiti del mondo che ci accoglie.

Dal 6 al 9 novembre,
torna il Social Festival,
dedicato quest’anno
a educazione e ambiente.

La sfida convoca i mondi pedagogici e didattici. Parole come cura, limite, meraviglia diventano i cardini delle progettualità. Si tratta di educarsi ad abitare la terra con passo leggero, a riconoscere con stupore la biodiversità del vivente, a prendere coscienza che le risorse degli ecosistemi sono limitate, ad aver cura delle relazioni che ci costituiscono. Educarsi alla sostenibilità significa infatti  educare a sentirsi parte di un sistema complesso, a partire dall’aula. Sentendosi un noi, non solo un io.

Si tratta di cambiare sguardi e paradigmi. Pensare l’ambiente non come ciò che ci circonda, ma come ciò a cui co-apparteniamo. Pensare che i diritti di noi oggi non possono non tener conto dei diritti di chi vivrà domani. Sostenibilità significa infatti soddisfare le proprie esigenze vitali senza compromettere la possibilità che le generazioni future possano soddisfare le loro.

Attività didattiche ed esperienziali permettono oggi di apprendere nuove posture di stare al mondo, di comprendere le connessioni che ci costituiscono, il valore della biodiversità e l’importanza delle scelte di ognuno nel contribuire a custodirla. Mai come oggi scuola e educazione si scoprono attori indispensabili per portare i soggetti a vivere all’altezza delle sfide che ci riguardano come specie. Per questo non possiamo non dedicare ogni nostra forza a capire con quali mezzi e linguaggi insegnanti ed educatori, insieme ai molteplici attori della società civile, possono oggi accompagnare questi cammini di consapevolezza e di crescita, che sono la migliore assicurazione per inoltrarci nel futuro con un po’ più di fiducia e speranza.  ?

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Indice del numero

editoriale ~ p. 1
Social Festival Comunità Educative 2024

#vignetta ~ p. 5
Ciascuno cresce solo se sognato

by Mauro Biani

cantieri di pensiero ~ p. 6
«Siamo educatori e pedagogisti per quale società?»

La ricerca di varchi dentro il muro del presente
Intervista a Sergio Tramma a cura di Franco Floris

bussole ~ p. 18
Dov’è la funzione pubblica della cooperazione sociale?

Appunti per tornare a rendere conciliabile l’inconciliabile
di Andrea Morniroli

l’arte di collaborare ~ p. 26
Attivare reti educative territoriali

Dieci attenzioni metodologiche
di Ennio Ripamonti

emergenza casa ~ p. 38
«Disabili, stranieri e animali / non sono ammessi in tutti i locali»

Filastrocche di un operatore sociale che cerca case in città
di Edoardo Faletti

la valutazione ~ p. 49
Che cosa «produce» l’educazione professionale?

Le linee di indirizzo di Anep sulla valutazione degli outcome in ambito educativo
a cura di Giovanni Valle, Luciano Pasqualotto, Davide Patat, Maria Luisa Valenta

viaggi diari libri foto ~ pp. 53 / 62
- 10 parole per tutelare la salute mentale a cura di Forum Salute Mentale
- Minima biblioteca su educazione e ambiente a cura di Animazione Sociale
Andiamo a rifare il mondo testo di Ilaria Rigoli immagine di Giulia Orecchia

Focus ~ pp. 61 / 96
Riprendere ad apprendere con adolescenti sull’orlo dell’abbandono

L’esperienza del Ciofs Fp dell’Emilia-Romagna
Testi di Silvia Biglietti, Niccolò Gozzi, Angela Malandri, Sara Mariotti, Michele Marmo, Bianca Ventura

Con adolescenti dell’abbandono ci vuole un collettivo di adulti
Dieci scene di un lavoro didattico-educativo

Una scuola che si lascia «usare» dalle/dagli adolescenti
Approcci psico-pedagogici in contesti educativi di frontiera

Non lasciare soli i tutor d’aula 
La costruzione e il consolidamento di un’équipe pedagogica

Il sapere dei centri di formazione professionale
Un patrimonio per tutti i mondi didattici ed educativi

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