Animazione Sociale

nr 370

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Editoriale

Qual è il mandato sociale a educatori e insegnanti?

La fatica di crescere è oggi anche la fatica di educare. Allo spaesamento di chi si trova a vivere la sua adolescenza corrisponde l’incerto orientamento di chi quella stagione si trova ad accompagnare. Perché sono tempi inediti, dove tutto accelera e sembra mancare una direzione, uno scopo, dove il mondo propone versione di sé piuttosto terrificanti e ci lascia impauriti, rannicchiati nell’oggi, magari davanti a uno smartphone così si pensa di meno, e dove il futuro trasloca in una nube nera.

A rendere più marcata la fatica di educare è anche la debolezza, per non dire mancanza, di un dibattito – culturale, pedagogico, scientifico – sul mandato che la società (famiglie, cittadini, organizzazioni formative, ordini professionali, mondi della politica e dell’impresa...) dà a educatori e educatrici, insegnanti e allenatori, formatori e animatrici. Quali sono gli obiettivi dell’educare oggi? Possono essere definiti solo dal singolo professionista? Per conto di chi e in vista di che cosa io educatrice affianco un ragazzino in difficoltà? A scuola cosa si deve insegnare/imparare: la disciplina scolastica o quella mentale? Su che cosa ci si deve focalizzare: sul contenuto o sul metodo? Si può tenere il mondo fuori dalle aule, quel mondo che oggi, con la sua compressione del tempo che stressa gli spazi dell’interiorità, rende difficile la concentrazione, il contatto con le cose, l’elaborazione dei significati, la proiezione nel futuro?

Oggi alla fatica
di crescere corrisponde
la fatica di educare.

Di educazione si parla poco e capita che se ne parli male. Di scuola si parla di più, ma tante volte inseguendo la cronaca, non bucando più di tanto la superficie delle cose e indagando l’ombra e il buio che s’incontrano lì sotto. Così, come rivista, dando voce all’esperienza di tanti professionisti riflessivi, in questo numero proseguiamo il percorso di ricerca sull’adolescenza e su come affiancarla in termini educativi, pedagogici, culturali. Perché la sensazione è che il dibattito manchi non per noncuranza, ma perché è davvero difficile pensare l’oggi, capire cosa stia accadendo alle nostre soggettività, cosa voglia dire percorrere i terreni friabili dell’adolescenza in una società che ha fatto sparire il futuro, il tempo del progetto.

E tuttavia, come si scrive nel «Focus», l’adolescenza ha riserve di energia straordinarie. è a queste che occorre mettersi vicini, come educatori e insegnanti, cercando insieme una strada, una rotta, un sentiero. E convocando la società tutta su questi terreni perché l’educare è un bene comune, forse il più importante.

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Indice del numero

editoriale ~ p. 1
Qual è il mandato sociale a educatori e insegnanti?

#vignetta ~ p. 5
Oh, datemi una mano

by Mauro Biani

antropologia dell’età adolescente ~ p. 6
La fatica di attraversare l’adolescenza

Crescere in una società liquida senza riti di passaggio
Intervista a Marco Aime a cura di Roberto Camarlinghi

contesti inclusivi ~ p. 17
Tenere tutti assieme in classe

Una posizione educativa da proteggere e proseguire
di Paola Scalari

sguardi ~ p. 33 
Cooperative sociali: come ritrovare visione e anima?

a cura di Animazione Sociale 
- Stare dove la realtàsollecita l’azione di Massimo Ruggeri
Non più col cappello in mano di Tito Ammirati
Ri-abitare la dimensione politica e culturale di Andrea Morniroli

diritti fragili ~ p. 47
Quando sapremo riconoscere la dignità della vita anziana?
Non autosufficienza: salvare la riforma
di Livia Turco

diari dell’operatore ~ pp. 53 / 61
- A scuola siamo tutti da includere di Diletta Cicoletti
- Pratiche femministe di servizio sociale di Letizia Lambertini
- Chinino Food: tutto il gusto dell’inclusione di Gianluca Borio
- La pace è uno stile di vita testi di autori vari, immagine di Guido Scarabottolo

Focus ~ pp. 63 / 96
Cosa ci stanno dicendo queste adolescenze?

Come il malessere interroga l’educare
Testi di Andrea Marchesi,  Veronica Berni, Tarcisio Plebani

Un giorno questo dolore ti sarà utile
Come leggere il malessere dell’adolescenza

Educare fuori dalla performance
Appunti di lavoro con le adolescenze contemporanee

Educhiamo al possibile o al probabile?
Il compito educativo in una società che accelera

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