Animazione Sociale

nr 368

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Editoriale

Verso l’Agorà delle cooperative sociali

«Quando sono nate le cooperative proponevano un nuovo modello di economia e di relazione con e tra operatori/soci e dipendenti, oggi purtroppo devono reggere la concorrenza, appalti a ribasso, contratti di sfruttamento, welfare in smaltimento. Che tristezza!» (Claudia I.).

 «Siamo assistenti sociali, siamo educatrici professionali, siamo assistenti educatrici. Lavoriamo in servizi e progetti educativi, riabilitativi e di sostegno, rivolti a persone in difficoltà. Siamo incastrate in un meccanismo infernale che ci condanna sempre più alla povertà e precarietà. Dare servizi in appalto alle cooperative, in nome di una presunta sussidiarietà, è diventato un sistema per meglio sfruttare le lavoratrici e i lavoratori» (Loredana G.).

«La maggior parte delle cooperative (e delle loro organizzazioni di rappresentanza) per anni hanno taciuto o peggio hanno partecipato a bandi al ribasso, se ne sono fregate della qualità dei servizi che offrivano e delle condizioni dei loro lavoratori, si sono aziendalizzate sempre di più (spesso contente di farlo). È un settore che andrebbe rifondato da capo. E ne avremmo davvero tanto bisogno» (Giorgio Z.).

«Le cooperative sono i soci. Le assemblee votano i cda e i presidenti. La cooperazione intesa come proprietà dei lavoratori è un’alternativa possibile al sistema capitalistico. Allora riprendiamoci le organizzazioni per rifondare il progetto culturale e politico. Portiamo la lotta (non solo quella contrattuale ma anche politica) dentro le nostre organizzazioni. Lo spazio c’è, bisogna usarlo e avere coraggio» (Elisa G.). 

Le cooperative sociali sono oggi
soprattutto attori del welfare, è ora
che tornino a esserne autori.

«Le cooperative sono nate in un contesto sociale e politico preciso, a fine anni ’70. Con pochi soci che condividevano diritti e doveri. È cambiato il mondo. “Cooperative” con centinaia di dipendenti non sono altro che aziende, buone per scaricare lo Stato della responsabilità del welfare» (Paola D.). 

«Ma i comuni che fanno bandi senza rispettare neanche il costo orario del Ccnl?» (Cri C.).

«Vogliamo dire anche due parole sull’adeguamento del Ccnl? Certo è una conquista ma monca. Le cooperative autentiche dove troveranno i fondi per l adeguamento?» (Anna Lucia C.).

Sono alcuni dei tanti commenti apparsi sulla pagina Facebook della rivista dopo che Luca Fazzi nel numero scorso ha aperto il dibattito sulla «fatica di essere cooperativa sociale oggi». Ne discuteremo a Torino il 24-25 maggio. SAVE THE DATE!

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Indice del numero

editoriale ~ p. 1
Verso l’Agorà delle cooperative sociali

#vignetta ~ p. 5
C’è ancora il mondo qui fuori

by Mauro Biani

lavorare nel sociale ~ p. 6
Quale responsabilità assumere oggi come servizi e professioni?

Se per far fronte a malesseri diffusi occorre intraprendere insieme
Intervista a Franca Olivetti Manoukian a cura di Franco Floris

salute mentale ~ p. 19
La cura è una questione di democrazia

Rileggendo Franco Basaglia a cent’anni dalla nascita
di Enrico Daly

Sguardi ~ p. 31
L’inclusione scolastica è un mito o un valore?

a cura di Roberto Camarlinghi e Francesco d’Angella
- L’incontro con la fragilità è arricchimento di Fabrizio Serra
- Tutti diversi, tutti speciali, tutti insieme di Lorenza Patriarca
- Se in classe si fa la democrazia di Paolo Bianchini

collaborare ~ p. 46
Oltre la logica dei silos non comunicanti

Come favorire la trasversalità nella pubblica amministrazione
di Giovanni Mazzoli

Viaggi diari libri foto ~ pp. 54 / 63
- Partita a scacchi con adolescenti di Giulia Corvi
- Chiacchiere da corridoio con adolescenti di Roberto Galletti e Anna Bissolati
- Strategie didattiche di una maestra elementare di Giusy Carminucci
- La forza delle donne nella storia testo di Daniela Padoan e Linda Laura Sabbadini immagine di Anna Camarlinghi

Focus ~ pp. 64 / 93
I servizi educativi per l’infanzia

Se ogni territorio impara a riconoscere la centralità dei primi sei anni di vita
Testi di Caterina Barioglio, Giovanni Borgarello, Daniele Campobenedetto, Aldo Garbarini, Paola Zonca
- È tempo di costruire sistemi educativi locali per l’età 0-6 Spunti da un progetto in un’area montana
- La nascita del sistema educativo «zerosei» in Italia Una rivoluzione culturale da proseguire
- Non è più tempo di una scuola-caserma Come trasformare spazi per l’apprendimento
- Quando un servizio educativo è di qualità? La qualità nei servizi per l’infanzia

Indice 2023 autrici e autori  ~ p. 94 

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