Animazione Sociale

nr 358

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Editoriale

Mondi migranti, risorse della comunità

Esce nella collana «Le Matite di Animazione Sociale» un volume originale nel panorama della letteratura dei e sui migranti: L’associarsi di mondi migranti. Radicarsi in città animando mutualità di quartiere (pp. 128).

Originale perché muove da una considerazione delle persone con background  migratorio come risorse della comunità, non come problemi della società. E non potrebbe essere diversamente, visto che la prospettiva da cui il volume è scritto è quella delle associazioni di origine straniera, realtà che negli anni, e tanto più dopo l’esperienza della pandemia (che ha «stressato» i territori), hanno saputo «esserci» con i loro saperi e le loro energie nella «viva vita» di città e paesi, spesso affiancate o sostenute da organizzazioni e istituzioni attente alla qualità dell’abitare sociale e culturale.

In effetti, nel generarsi come cittadine e cittadini attraverso originali mutualità di quartiere, molte/i migranti si sono trovate/i a fare un pezzo di strada con organizzazioni sociali e istituzioni pubbliche che continuano a scommettere sulla mobilitazione delle risorse di tutte le realtà associative e culturali per dare vita a «città plurali».

Ci piace riportare alcuni passaggi del Manifesto delle associazioni di origine straniera per una diversa città, contenuto nel volume. Sono parole che aprono al futuro i mondi migranti e, insieme a loro, la vita di quartieri, paesi, città. La nostra vita, la vita di tutti.

«Siamo venuti dai nostri
Paesi per essere parte della
comunità che ci accoglie».

«Come associazioni di migranti, presenti nei quartieri, siamo convinte che dopo l’esperienza vissuta nel nostro esserci da cittadini consapevoli e attivi nell’attraversamento della crisi provocata dalla pandemia non si possa più tornare indietro, non si debba tornare a fare quello che si faceva prima. Dobbiamo andare avanti, insieme...

La pandemia ha promosso fratellanza e solidarietà, ha rotto barriere e muri. Tutti ci siamo messi in gioco per rispondere alle necessità delle persone che incontravamo, senza tener conto della loro provenienza... é un percorso che deve continuare...

Questa situazione difficile speriamo abbia dimostrato a tutti come noi siamo venuti dai nostri Paesi non solo per prendere, ma anche per dare e per essere parte attiva della comunità in cui viviamo».

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Indice del numero

editoriale
Mondi migranti, risorse della comunità 

#vignetta
Taxi del mare?
by Mauro Biani

fare scuola oggi
Portiamo la classe davanti al mare 

Scompaginare l’assetto d’aula per educare cittadini attivi 
intervista a Elena Granata a cura di Roberto Camarlinghi

oltre l’impotenza 
Ritrovare potere sulle nostre vite e nel nostro lavoro 

Come liberare ancora i desideri di cambiamento per generare l’inedito
di Barbara Di Tommaso

il diritto a star male
Adolescenti alla ricerca del nome proprio 

Come leggere in chiave educativa il malessere di ragazze e ragazzi 
di Andrea Marchesi

sviluppo di comunità
Narrative per una comunità accogliente 

Sette «alleati» per una nuova politica dell’umanità nei territori 
di Davide Boniforti

linguaggi espressivi e simbolici 
E se mettessimo piú arte nei percorsi sociali ed educativi? 
I linguaggi artistici, strumenti per lo sviluppo di comunità 
di Alessandro Gasparin

viaggi diari libri foto
• L’intervento educativo domiciliare nel ritiro sociale,
 di Paolo Petrosillo
• Immagina di non avere ancora dieci anni, di Barbara Boggio
• Skateboard, lo sport del tentativo, testi di Pietro Citati e Sandro Veronesi, immagine di Niket Nigde

focus
IL MESTIERE DELLA CURA 
Come continuare a vedere il malato e non la malattia, le storie singolari e non le diagnosi
Testi di Peppe Dell’Acqua
• "Qualcuno prepari la colazione a Immacolata" Per una clinica capace di abitare il territorio
• 
Come si fa a insegnare Basaglia? Formare oggi alla salute mentale di comunità

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