Animazione Sociale

nr 357

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Editoriale

Se la voce delle/gli student* rende democratica la scuola

C'è un’intervista a Norberto Bobbio, grande filosofo della democrazia, che ci torna alla mente ogniqualvolta nelle scuole si verifichino «occupazioni» di studenti (si trova su YouTube, risale al 1985).

Se la democrazia è una forma
di convivenza, che forma ha
una scuola democratica?

All’intervistatore che gli chiede una definizione minima di democrazia, Bobbio risponde: «Ritengo che per dare una definizione minima di democrazia bisogna dare una definizione puramente e semplicemente procedurale: vale a dire definire la democrazia come un metodo per prendere decisioni collettive. Si chiama gruppo democratico quel gruppo in cui valgono almeno queste due regole per prendere decisioni collettive: 1) tutti partecipano alla decisione direttamente o indirettamente; 2) la decisione viene presa dopo una libera discussione a maggioranza [...]».

Intervistatore: «Quindi si può parlare di democrazia, sia che si tratti di decidere in un condominio sia che si tratti di decidere una legge dello Stato?».
Bobbio: «Ha detto benissimo. [...] Anche se le decisioni vengono prese da pochi, da alcuni, anche da uno solo, l’importante è che quella decisione venga presa in base a quelle regole».
I.: «Quando Lei dice queste cose mi viene in mente che effettivamente nel mondo esistono alcuni – forse neanche troppi – Stati democratici: ma all’interno di questi Stati democratici – penso a tutti gli apparati della produzione, a molte delle istituzioni, dalle scuole alle caserme – io non ci ritrovo molte delle due regole».
B.: «Lei ha ragione: qui stiamo parlando di democrazia politica. Difatti io ho considerato come una delle promesse non mantenute della democrazia proprio il fatto che la democrazia politica non si è estesa alla società e non si è trasformata in democrazia sociale. A rigore una società democratica dovrebbe essere democratica – cioè dovrebbe avere queste regole – nella maggior parte dei centri di potere. Questo in realtà nella maggior parte delle democrazie non è avvenuto»

Raccogliendo lo stimolo di Bobbio, merita chiedersi: che posto c’è per la democrazia a scuola? Come la scuola può essere luogo di esercizio della democrazia (e, in quanto tale, luogo del suo apprendimento)? Disporsi ad ascoltare la voce delle/degli student* è certo un passo decisivo per fare della scuola una scuola di cittadinanza. A p. 43 abbiamo raccolto il loro racconto.

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Indice del numero

editoriale
Se la voce delle/gli student* rende democratica la scuola

#vignetta
A proposito di merito a scuola
by Mauro Biani

nuove generazioni
Essere insegnante nel nostro tempo
Il difficile compito di dare senso agli anni della scuola
intervista a Franco Lorenzoni a cura di Ivana Paganotto

professioni sociali
L’operatore sociale di comunità

Accostare i problemi con leggerezza
di Franca Olivetti Manoukian

sguardi
LA COOPERAZIONE SOCIALE ATTRAE NUOVE GENERAZIONI?

a cura di Animazione Sociale
• Che lavoro cercano i giovani nella cooperazione? di Paolo Venturi e Andrea Baldazzini
• Chi oggi entra in cooperativa diventa cooperatore? diMarco Peruzzi
• Pensare con i giovani lavoratori la forma cooperativa di Andrea Morniroli

movimenti studenteschi 
La scuola che vorremmo
Dai racconti delle ragazze e dei ragazzi
a cura di Fabrizia Paltrinieri

libertà di pensare
Fare un giornale tra dentro e fuori il carcere
Se consentire l’espressione culturale rende più degna la detenzione
di Domenico Massano

viaggi diari libri foto
• Chi si cura di chi cura? 
di Liviana Marelli
• Più cura alla documentazione professionale di Alessandro Forneris e Marina Riccucci
• Disarmati di tutto il mondo, unitevi! testo di Norberto Bobbio, immagine di Laura Carletti

focus
STORIE DI SERVIZI SOCIALI CHE LAVORANO IN OTTICA DI COMUNITA' 
A cura di Nicoletta Spadoni, Alina Balma, Gabriele Rossetto, Monica Lingua, Simona Cicolani
• I servizi, luogo di combinazione di intrecci sociali Vedere le persone fragili come risorse per la comunità 
• Singolare e plurale nelle misure di sostegno al reddito Il reddito include se coinvolge beneficiari e comunità 
• Come far nascere comunità vive e solidali Contaminarsi tra mondi formali e informali

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